«Libero Pensatore» (è tempo di agire)
Articolo Pubblicato il 28 Marzo, 2013

Il regolamento del consiglio comunale e ipotesi minima per le video riprese

Il funzionamento del Consiglio comunale come statuisce l’articolo 38, comma secondo del TUEL opera nel quadro dei principi stabiliti dallo Statuto comunale (non potendo contenere norme contrarie a disposizioni di legge) ed è disciplinato da apposito Regolamento che deve essere approvato a maggioranza assoluta dei suoi componenti.

Il Regolamento del Consiglio comunale definisce essenzialmente nel dettaglio:

a) i diritti di iniziativi dei consiglieri;

b) le procedure di adozione dei provvedimenti;

c) le modalità organizzative dei lavori consiliari;

d) i poteri del suo presidente;

e) le maggioranza richieste per le votazioni;

f) il diritto di accesso;

g) le norme sulla trasparenza;

h) tutti o quasi gli aspetti necessari per garantire ai Consiglieri comunali l’esercizio del cd. munus pubblico.

In termini brevi, indica le regole del procedimento di formazione della volontà deliberante, sia sotto il profilo prettamente amministrativo – autoritativo che sotto il piano del dibattito politico – amministrativo, caratterizzando l’azione amministrativa in funzione diretta delle linee di mandato del Sindaco.

Tale atto è dotato di una propria autonomia, ha carattere di stabilità in ordine alla gestione dell’attività consiliare, assume un ruolo nel sistema delle “fonti del diritto” ed ha una propria efficacia che si traduce in forza abrogativa rispetto alle precedenti norme in materia (L’efficacia “delle norme regolamentari è ampia, nel senso che i regolamento sono la necessaria base di tutta l’attività amministrativa locale. Essi hanno quindi un’efficacia – anche propulsiva – verso tutti gli atti, ed anche verso i procedimenti amministrativi”, ITALIA – CAMARDA, Il nuovo testo unico degli enti locali, Milano, 2011, pag.45. Vedi anche ITALIA – GRIFFINI – MACCAPANI, I regolamenti dei comuni e delle provincie, Milano, 1992).

Il Regolamento costituisce uno strumento adatto a istaurare un particolare rapporto dell’Amministrazione locale con la legge (alias Ordinamento giuridico, ex art.5 della Costituzione) e il Consiglio comunale, in particolare, è il luogo deputato a raccogliere e a trasformare in misure di “azione giuridica” interessi popolari o di categorie di popolazione, dovendo rilevare che la struttura collegiale postula una libertà d’azione rispetto ai vincoli imposti dalla legge (rectius “Autonomia”): la sua destinazione, almeno sul piano dell’amministrazione, è non nel senso di compiere atti d’imperio, ma di formulare misure più o meno generali per soddisfare concreti interessi collettivi (BERTI, Caratteri dell’amministrazione comunale e provinciale, Padova, 1969, pag.161).

 

IPOTESI DI ARTICOLO PER LE VIDEO – RIPRESE:

Le sedute pubbliche del Consiglio Comunale sono oggetto di ripresa audiovisiva e diffusione in diretta da parte dell’Amministrazione comunale mediante l’utilizzo di sistemi informatici via web o altro strumento di informazione on line o tv.

Il titolare del trattamento dati è individuato nella figura di…

Le riprese audio/video avranno ad oggetto, di norma, gli interventi durante la seduta consiliare ad esclusione delle questioni concernenti le persone o gli interessi costituzionalmente sensibili o su determinazione motivata del Presidente del consiglio.

Il Presidente del consiglio, ad inizio seduta, procederà ad informare delle riprese audio/video i presenti in aula; tale informazione s’intende acquisita anche con apposita segnalazione scritta presso la sala consiliare.

È vietata altra forma di ripresa audio/video della seduta.

Gli organi di informazione (stampa e/o audio/visiva) sono autorizzati alla ripresa della seduta (il titolo di legittimazione dovrà essere acquisito agli atti del Comune) previa comunicazione scritta al Presidente del consiglio.

La violazione delle disposizioni del presente articolo comporta una sanzione pecuniaria di euro 250,00, ai sensi dell’art. 7 bis del Decreto Legislativo n. 267/2000, impregiudicato il diritto del Presidente del consiglio di procedere all’espulsione del responsabile e/o responsabili dalla sala consiliare.

 

(Estratto, Ipotesi minima per la stesura del Regolamento del Consiglio comunale, La Gazzetta degli enti locali, 27 marzo 2013. Cfr., Videoriprese dei lavori consiliari, La Gazzetta degli enti locali, 25 marzo 2010).